Oggi sarebbe l’onomastico di mia zia. Sarebbe stato perché lei non c’è più.

Vorrei godere dello spirito natalizio come quando lei c’era e ne godeva con me.

Come quando mi consolava dalle inesorabili sfighe che arrivavano proprio verso Natale.

Come quando veniva vicino al mio letto mentre piangevo e mi accarezzava, ricordandomi che non ero sola,che la mia famiglia mi amava anche se il più delle volte non mi capiva.

Sapeva vedere la sensibilità di ogni persona, anche quella più nascosta.

Mi manca e ho paura perché da quando non c’è più, per quanto ami il Natale, faccio sempre più fatica a sentirne lo spirito.

Non bastano più le luci colorate o le tazze fumanti, faccio fatica a sentire il calore, sento un freddo difficile da spiegare.

È come se il gelo mi avesse preso il cuore e lo ghermisse con spine di ghiaccio. A volte il ghiaccio si scioglie ed escono lacrime silenziose e io riesco ad avere un po’ di respiro.

Ho capito una cosa però, forse banale, ma quel calore possono dartelo solo le persone.

Quelle che ti capiscono e ti accompagnano in quel mondo di luci e magia e non si preoccupano se ti scende una lacrima, lo sanno, sanno che è il calore che scioglie il ghiaccio.


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