Mi spiace ammetterlo, ma è così, io non soporto il caldo.
Mi spiace perchè adoro i colori, trovo il mare assolutamente fantastico, i vestitini svolazzanti… ma, ma poi divento nevrotica.
Non posso uscire senza splamarmi su ogni lembo di pelle scoperta una crema 50+ , di norma talmente grassa che sembri imburrata e pronta per il forno.
Tutto il trucco dev’essere waterproof (e a volte non basta neanche) o in pochi minuti potresti sembrare un’opera di Picasso. Che dire dell’eleganza di una matita sbavata che ti fa sembrare una che non dorme da tre giorni?
I capelli non tengono nessuna piega grazie all’umidità, cosa che ti fa riconsiderare la tua estrema ingenuità mentre da piccola guardavi Baywatch e pensavi che i capelli tornassero in un quatro d’ora a posto, persino dopo esserti fatta una nuotata a perdifiato per salvare l’eterno ribelle che non ha rispettato le norme di sicurezza.
Almeno loro erano in riva al mare, per lavoro, ma pur sempre con un bel panorama e, magari, una dolce brezza che faceva ondeggiare senza scomporle le loro chiome perfette.
Poi arriva la sera e un pochino si torna a respirare, il buon umore torna, tu metti quel vestitino floreale anni ’50 tanto carino, finché non ti ricordi di loro, di quei piccoli vampiri.
Ritornano le zanzare e per quanto sia costato il tuo profumo, sai in cuor tuo che la tu fragraza sarà mischiata a un altra: Eu d’Autan. Ovviamente a meno che tu non voglia farti prelevare un quantitativo enorme di sangue, senza manco i risultati delle analisi, grattandoti ovunque come se avessi preso le pulci.
Ecco i motivi per cui, per quanto trovi certe cose apprezzabili, come la frutta, gli ornamenti sbarazzini, i pic-nik, i festival musicali e le sagre, faccio veramente fatica a sopportare il caldo, anzi divento una nostalgica dei caminetti accesi e delle tazze di cioccolata, bevute indossando un morbido maglione paradossalmente caldo!
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