Oggi finalmente un giorno di relax, per quanto far volontariato per qualcosa in cui credi sia gratificante, farlo per dieci giorni di fila può essere un tantino faticoso.
Così mi son detta: “Oggi solo divano e Netflix”.
Tutto ciò parrebbe semplice se non che… be’, se non che i problemi e le preoccupazioni che avevo messo da parte la scorsa settimana son tornati prepotentemente fuori.
Non avevo avuto modo di pensare,non avevo avuto modo di rispondere adeguatamente ad alcune persone per mancanza di tempo o per stanchezza eccessiva, ma è stato un po’ come nascondere la polvere sotto il tappeto, prima o poi ritorna fuori.
Mi è salita una dose d’angoscia che manco mi ricordavo di poter avere.
Io non so come si risponda in maniera educata a qualcuno che ti ha fatto deliberatamente male, è sparito, è tornato, ha cercato di rifarti male, è sparito di nuovo e ora torna per farsi perdonare.
Io non lo so come reagire a qualcun altro che torna, dopo essersi comportato da stupido, che vuole farsi perdonare a ogni costo, ma che, nei fatti, pensa di poter avere tutto il tempo del mondo e di farsi perdonare quando vuole lui.
Io non lo so, cosa fare quando una persona che dice di volerti bene e di volerti aiutare, sparisce perchè ha dei problemi serissimi, ma poi noti che ha il tempo per mettere like a ogni contatto che avete in comune su Facebook o di cambiare la sua foto profilo per mostrare al meglio il fisico.
Non so esattamente cosa si fa quando una persona con cui ti sei confidata, non accettando critiche costruttive, ti rivolta contro le tue stesse confidenze per ferirti.
Non so che cosa si fa per recuperare un rapporto, dopo che la tua fiducia è stata tradita, solo perchè l’altro non ha reputato la tua sofferenza degna di un’azione.
Non so proprio come si fa a non arrabbiarsi con un’altra persona, dopo che non ti parla più perchè ha trovato di meglio da fare e ti dice pure che è colpa tua che hai sminuito i suoi problemi, anche se non è affatto vero.
So che tutte queste persone però mi hanno cercato mentre ero sofferente, volevano aiutare e invece hanno trovato in me un’amica, che spesso ha anteposto i loro problemi ai propri.
Sono tutte persone che hanno detto di volermi bene e di tenerci a me, di volermi stare accanto nelle mie vicissitudini, finchè non hanno avuto di meglio da fare o si son resi conto di quanto fosse impegnativo stare vicino a una persona che affronta una situazione gravosa.
La cosa peggiore sono le scuse quando si ripresentano: “ho passato un periodo difficile”, “avevo bisogno di stare solo”, etc.
Io è più di un anno che passo un momento davvero difficile e non ferisco nessuno per questo, a volte voglio stare sola, ma non sparisco, avviso e poi però non mi trovate sui social a postare, mettere like e foto dei posti dove son andata con altre persone.
Volete essere minimamente credibili quando tornate? Basta con le patetiche scuse, lasciatemi il tempo di decidere cosa fare in tutta tranquillità, dicendo semplicemente:
“Mi son reso cono di avere perso una persona valida, mi dispiace, sono una testa di cavolo!”
E sentitevi liberi di sostituire l’ortaggio, il cavolo, con parole anche più forti.
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