Una ragazza gira per Bologna nuda, o meglio con solo una borsa, gli auricolari e le ciabattine, quando le chiedono il motivo lei risponde che non aveva voglia di vestirsi: questo il fatto di cronaca.

Eppure non è certo questo a farmi vergognare di essere italiana oggi, ma i commenti sotto un post di Facebook (ma immagino ce ne siano tanti altri) che riportava la notizia.

Una persona assennata si chiederebbe il perché del gesto, si chiederebbe se sta bene, chiamerebbe le autorità se assistesse direttamente alla scena, per accertarsi, appunto, che stia bene (non è riportato, ma spero sinceramente che qualcuno abbia seguito questo iter).

Poi nel caso si accerti la sanità mentale, si potrebbe anche fare qualche congettura: una scommessa persa, un esperimento sociologico, una trovata per farsi notare e/o diventare celebre…

A quanto pare invece noi italiani ci siamo ritrovati per lo più a filmare e fotografare la scena muniti dei nostri telefonini ipertecnologici: eh già, quando ti ricapita una cosa del genere?!

Ovviamente chi non c’era ha potuto commentare come meglio credeva la notizia sui vari social. Tanto è solo un social, giusto? Peccato che ciò che viene pubblicato su un social diventi immediatamente di dominio pubblico e persone assennate potrebbero ritrovarsi le budella un tantino rivoltate a leggere certi commenti.

Quelli che vi riporto qui, si possono dividere in:

  • commenti puramente razzisti
  • commenti che presentano un mix tra tra sessismo e razzismo
  • commenti puramente sessisti

Partiamo coi commenti puramente razzisti.

Per alcuni è solo una questione di smartphone, non si domandano se siano profughi, immigrati, italiani (adottati o acquisiti ad esempio). Sei hai uno smartphone, del tempo libero e la pelle scura sei sicuramente un “profugo della Boldrini”.

Ha ragione, non ci siamo, non è possibile che un “abbronzato” non lavori 24 ore su 24, il tempo libero è solo per gli onesti disoccupati italiani.

Vediamo ora qualche esempio di commento sessista e razzista allo stesso tempo.

La Montagnola è la zona di Bologna dove è avvenuto il fatto e pare sia un luogo ad alta densità di immigrati. Questo fine pensatore sostiene che la nudità di una donna è un invito alla violenza.

Per quest’altro invece è l’astinenza sessuale di “quelle persone lì”, la motivazione della violenza. Quindi se poi la violenza avviene cerchiamo di non lamentarci, suvvia!

Questo simpaticone, che non sa manco accordare i generi (risorse arrapat-I), ha deciso da qualche foto (che hanno scattato anche gli italiani) che gli immigrati sono colpevoli di avere -UDITE!UDITE!- pulsioni sessuali, MA che data la loro ignoranza potrebbero non riuscire a contenerle, se presente una ragazza nuda che li attira.

Quest’altro, oltre ad apostrofare con “negro”, termine dispregiativo, un’ipotetica persona nera, ci ricorda che in fondo noi donne desideriamo talmente tanto stare con un nero, che non ci facciamo problemi ad attirarlo nei modi più impensabili (e che molti di questi modi siano da imputare alla nostra innata “troiaggine”). Non vengono chiarite quali siano le conseguenze. Questo mi fa riflettere sui miei studi – scienze psicologiche- dove l’invidia del pene di solito viene imputata alle donne, leggendo questo commento, mi viene il dubbio che sia più un problema maschile.

Passiamo ora ai commenti puramente sessisti, che a me fanno male due volte: perché sono una donna e perché, per assurdo, alcuni sono stati scritti da donne.

Questa persona dovrebbe far pace col cervello: o la ragazza è malata di mente o sapeva quel che faceva, per motivi che sono ovvi ai più. In ogni caso trovo aberrante che si possa anche solo pensare che una violenza sessuale sia qualcosa di voluto dalla vittima. Fossi sua figlia avrei paura.

Per il primo commentatore, se una donna non viene violentata, ha avuto sfortuna. Per il secondo, noi donne non dobbiamo lamentarci, più pelle esposta c’è, più è giustificato uno stupro.

Pensate che non ci possa essere di peggio? E invece no, c’è un commento che mi ha fatto gelare il sangue nelle vene e ve lo mostro, perché possiate rendervi conto, quando offendete gratuitamente un immigrato, di quanto schifo ci sia tra chi è nato e cresciuto qui, caucasico e cittadino italiano da sempre.

Questa persona si dispiace che un altro essere umano non sia stato violato nel corpo e nell’anima. Ogni altro tentativo di commento da parte mia appare superfluo.

Ho dovuto oscurare i nomi e le foto per questioni di privacy, ma visto che il post su Facebook è pubblico e così i commenti, vi lascio il link se volete consultarlo:

https://www.facebook.com/www.riprendiamocibologna.it/photos/a.765164493515822.1073741828.765145426851062/1592410024124594/?type=3&comment_id=1592418257457104&reply_comment_id=1592501564115440#

Vi lascio con una nota positiva, alcuni ha cercato di replicare a questo scempio, chi arrabbiandosi, chi con ironia.

Forse c’è ancora speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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