Un’anno fa festeggiavamo il tuo compleanno e io ero sicura che ne avremmo festeggiato un’altro. Così sicura e così cieca da non capire perché stessimo festeggiando così in grande i tuoi 59 anni. Ero sicura che oggi saremmo stati tutti insieme e che il tumore sarebbe stato un ricordo, un nemico sconfitto, ma così ovviamente non è stato. Mi sento così stupida da allora. Mi sento una completa idiota a non avere voluto vedere la gravità della situazione, a non averti fatto considerare fin da subito ospedali migliori, a non esserci stata abbastanza perché impegnata con tutti gli esami per una laurea a cui non sei riuscita ad assistere. Una laurea per cui mi hai supportato in ogni maniera, tanto che le ultime parole che mi hai detto sono state: “io combatto, io voglio vedere la tua laurea, non ne ho mai vista una”.
I sensi di colpa da allora mi divorano: avrei potuto fare di più, avrei potuto fare più in fretta.
Oggi avresti fatto 60 anni e io ti avrei preparato qualche dolce al limone e cioccolato bianco che ti piacevano tanto, ti avrei guardato mentre li gustavi e mi riempivi di tutti i bei complimenti di cui eri capace, avremmo festeggiato con tutta la famiglia e avremmo sorriso del fatto che ne dimostravi molto meno.
Purtroppo non potrà essere così questa giornata. Mi deciderò ad alzarmi, a vestirmi e ad andare con la mia famiglia a porre una dedica e un mazzo di fiori sulla tua lapide.
Verserò delle lacrime perché mi manchi davvero tanto, perché sei stata più di una zia per me, perché mi è insopportabile il pensiero di non poter ricevere più uno dei tuoi abbracci.
Sarai sicuramente in un posto meraviglioso quanto lo sei stata tu in vita, ti chiedo soltanto se puoi, di rivolgere il tuo sguardo verso di noi e di aiutarci a superare la tua assenza fisica.
Auguri mia adorata e dolce madrina!

Categorie: Pensieri

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