Alexandria Ocasio-Cortez nasce a New York nel 1989. E’ la più giovane deputata a essere eletta nella storia degli Stati Uniti.
Lo scorso lunedì, il repubblicano Ted Yoho, le ha rivolto gravi insulti sessisti sui gradini di Capitol Hill, tra cui “fu*king bi*ch” che in italiano si può tradurre come “fo*tuta pu*tana” o “fo*tuta st*onza”. L’insulto non ha un corrispettivo maschile, come non lo hanno diversi insulti del genere nella nostra lingua.
La deputata ha riportato inoltre che Yoho non era solo, ma accompagnato da un altro uomo, che non è intervenuto.
In un primo momento lei ha risposto con leggerezza sui social, pubblicando un brano hip-hop intitolato Bi*ch Boss”
Yoho ha provato a ridimensionare il tutto, sostenendo di essere stato aggressivo con una collega, senza specificare chi, ma di non aver usato quelle parole in quanto padre di due figlie e sposato da 45 anni, ma un reporter è stato testimone dell’accaduto e confermato la versione della Ocasio-Cortez.
Alexandria Ocasio-Cortez il 23 luglio, vedendo che il repubblicano non ha intenzione di rivolgerle scuse degne di questo nome, decide di prendere la parola al congresso e il suo discorso diventa subito virale.
Parla di come il problema della violenza nei confronti delle donne sia culturale. Parla di cultura dell’impunita della violenza, dell’accettazione della stessa e dell’uso del linguaggio violento verso le donne. Dice che non starà ad aspettare le scuse del collega, perché è evidente che lui non voglia fargliele, ma che non è l’essere sposato avere dei figli a rendere una persona rispettabile. Si può avere una moglie, due figlie, essere uomini di prestigio ed essere comunque violenti nei confronti delle donne, senza alcun rimorso. Per essere considerati rispettabili bisogna trattare il prossimo con rispetto e dignità.
Ricorda poi a chi la ascolta che anche lei è figlia di qualcuno e che, se suo padre non era lì per poter vedere il trattamento a lei riservato da Yoho, sua madre ha dovuto vederlo in televisione. Ha concluso quindi dicendo di aver voluto dimostrare ai suoi genitori, che non l’hanno educata ad accettare gli abusi, di essere figlia loro con un misto di orgoglio e gratitudine
Questa donna ci ha dimostrato quanto una corretta educazione possa fare la differenza. Alexandria Ocasio-Cortez sa distinguere la violenza di genere quando la vede, sa che non è obbligata ad accettare scuse vuote, buone solo a ingraziarsi l’opinione pubblica. Reagisce con fermezza all’ipocrisia del suo avversario, che si ripara dietro altre donne, quelle che fanno parte della sua vita privata.
Ci ricorda quali sono i nostri diritti e le nostre possibilità, ci invita a non sottrarci al confronto, anche se gli altri credono che non ce ne sia bisogno, anche se ci prendono in giro, a lottare per ciò che è giusto.
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