Con un anno di vita in più sulle spalle, una quarantena e alcuni avvenimenti significativi, mi sono riscoperta meno tollerante con chi invade con prepotenza il mio spazio.
Non fraintendetemi, adoro chi mi chiede e mi ha chiesto come stavo con sincero interesse per la mia salute psicofisica anche in quarantena, dove la situazione era molto pesante per tutti.
Colgo in questa occasione tra l’altro per ringraziare nuovamente chiunque abbia contribuito a farmi passare un compleanno splendido, sia festeggiandomi a sopresa da vicino, sia da lontano con messaggi e videochiamate.
Ci sono tuttavia persone che ho cominciato a etichettare come tossiche o inappropriate, che si ricordano di me quando fa loro comodo, quando si sentono particolarmente sole o quando posto una foto in cui per loro sono attraente.
Quando ho realizzato questa cosa, in alcuni casi ho provato dolore, in altri delusione e in altri ancora indifferenza.
Così, a futura memoria e sperando che questo post sia di sostegno a chi vive una sistuazione simile, ho deciso di scrivere tutti quei casi in cui ho rimesso al loro posto persone per lo più egoiste e vanesie.
Li scriverò al presente, perché sia un monito che possa andar bene ogni volta che incontriamo qualcuno che invade il nostro spazio mentale, fisico o emotivo.

A te, che hai pensato bene di dirmi che mia nonna con l’Alzheimer forse era meglio che morisse di covid 19, mentre ti confidavo che lo aveva contratto, perché così avrebbe sofferto di meno, senza nessun rispetto per la mia sensibilità e senza manco chiedermi se almeno fosse ancora lucida: stai al tuo posto!

A te, che manco mi conosci e ti permetti di farmi l’interrogatorio su di me e le persone che mi stanno accanto: stai al tuo posto!

A te, che non mi conosci e mi chiedi la taglia del reggiseno: stai al tuo posto!

A te, che credi di potermi dire e chiedere di tutto e di più, di fare commenti pesanti, allusioni e battuttine, solo perché ho postato un immagine che ritieni sexy: stai al tuo posto!

A te, che credi che il tizio descritto sopra abbia ragione perché me la sono andata a cercare: stai al tuo posto!

A te, che dici “ti voglio bene” come dici “passami il sale” e poi non ti fai mai sentire, a meno che non posti un immagine dove mi trovi sensuale: stai al tuo posto!

A te, che mi dici con arroganza”non sai cosa sto passando, non osare giudicare”, ma sei sempre stato il primo a giudicarmi: stai al tuo posto!

A te, che mi hai dato della “persona di melma”, solo perché ho osato dire la mia su una questione, dopo che hai fatto l’arrogantello per mesi, dove tutto ti era giustificato perché eri sofferente, per poi scoprire che eri semplicemente un vanesio ed egoista: stai al tuo posto!

A te, che pur di essere contento e soddisfatto, calpesteresti chiunque, poi quando non ottieni ciò che vuoi cerchi di ferirmi: stai al tuo posto!

A te, a cui ho spiegato mille volte che il femminismo non è il contrario del maschilismo, ma che continui a dire o che del femminismo non c’è più bisogno, o continui a sproloquiare sul fatto che le femministe siano tutte invasate: stai al tuo posto!

A te, che rimani indifferente al mio star male, che tocchi i miei punti deboli per farmi stare peggio, ma se tocco inavvertitamente uno dei tuoi per farti capire qualcosa, mi aggredisci senza alcun riguardo per come io stia: stai al tuo posto!

A te, che leggendo queste righe ti senti preso in causa, che hai la coda di paglia, che hai avuto un sacco di tempo per dare spiegazioni alternative per giustificare i tuoi odiosi comportamenti, che non lo hai mai fatto: stai al tuo posto!

E vedi di rimanerci o ti ci rimetto io!

Non ho più intenzione di tollerarti!


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