Aileen Carol Pittman nacque nel 1956 e fin dal principio la vita fu molto dura per lei.
La madre Diane Wuornos si era sposata appena quindicenne con Leo Dale Pittmann, affetto da schizofrenia.
Quando Aileen non aveva neanche due anni, i genitori divorziarono e il padre poco tempo dopo fu accusato di violenza sui minori e, arrestato, si impiccò nella sua cella.
A quattro anni Aileen e il fratello Keith vennero affidati ai nonni materni, Lauri Jacob Wuornos e Aileen Britta, ma le sue condizioni di vita non migliorarono.
Il nonno era un alcolista, severo e violento coi nipoti. Di tutta risposta Aileen si ribellava come poteva, arrivò a prostituirsi molto presto, spesso per delle sigarette o per cifre irrisorie: era il suo modo di cercare di farsi benvolere dai coetanei, che invece la bullizzavano ancora di più. Fu violentata da un amico di famiglia e partorì a 14 anni un figlio che venne affidato a un istituto. Qualche mese dopo Aileen lasciò la scuola e la nonna morì per insufficienza epatica, fu allora che il nonno la cacciò di casa, non volendosene occupare.
Da quel momento Aileen, non avendo alti mezzi, cominciò a prostituirsi per vivere.
Venne arrestata più volte, per guida in stato di ebbrezza, rapina e per spaccio di assegni falsi. Se la cavò più di una volta fornendo una falsa identità.
Nel 1976 si sposò con un uomo molto più anziano di lei, Lewis Gratz Fell, facoltoso sessantanovenne, ma la relazione non durò molto. Il matrimonio venne annullato in seguito a una rissa provocata da Aileen, durante la quale colpì anche l’anziano marito.
Aileen ebbe altre relazioni fallimentari e tornò presto a fare rapine e a prostituirsi. Era autolesionista e arrivò anche a pugnalarsi allo stomaco con un coltello.
Nel 1976 aveva anche perso il fratello per via di un cancro all’esofago e aveva ereditato 10000 dollari.
Circa 10 anni dopo, durante i quali la sua vita non cambiò molto, conobbe Tyria Moore in un locale gay e intrecciò una relazione con lei.
Le due vivevano letteralmente dei soldi che Aileen portava a casa prostituendosi. Aileen era terrorizzata dal fatto di poter vedere fallire questa relazione e cercò in tutti i modi di provvedere alla sua compagna.
Nel 1989 Aileen tornò a casa con un’auto nuova, a Tyria disse che aveva ucciso un cliente e che gli aveva preso l’auto.
Richard Mallory, verrà ritrovato pochi giorni dopo in un bosco, vicino all’Interstate 95.
Cinque mesi dopo venne ritrovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione decomposizione, vicino all’Interstate 55 in Georgia, ucciso da due colpi di arma da fuoco calibro .22.
A giugno venne rinvenuto il cadavere di un camionista ucciso con 6 pallottole calibro .22, David Spears, in Florida vicino all’Interstate 19. Il camion era stato ripulito, ma il detective che lavorava all’indagine si affidò a una criminologa che tracciò il profilo del killer: non uccideva a scopo di rapina ed era una donna.
Il giugno successivo venne ritrovato il cadavere di un altro uomo ucciso con nove proiettili calibro .22, un mandriano di nome Charles Carskadonn.
Due mesi dopo sparì anche Eugene Burness e venne ritrovato vicino all’Interstate 75, ucciso da due colpi di pistola calibro .22.
A settembre venne ritrovato il cadavere di un dipendente del Dipartimento per la salute, Dick Humphreys ucciso con 7 colpi calibro.22. L’uomo era sparito due giorni prima.
A novembre fu rinvenuto un altro corpo, quello di Walter Gino Antonio, un camionista ucciso con quattro colpi calibro .22.
La polizia capì che gli omicidi fossero collegati, ma riuscì a collegare Aileen agli omicidi grazie alle impronte trovate su una telecamera appartenuta a una delle vittime, trovate anche sulle scene del crimine, che Aileen aveva dato in pegno.
Riuscirono però ad arrestare Aileen solo per porto abusivo d’armi, quindi ricorsero a uno stratagemma: convinsero Tyria -che anche se era a conoscenza dei crimini e li aveva confessati nel corso di un’interrogatorio, non lo era invece di particolari sufficienti- a far confessare Aileen durante una chiamata registrata, in cambio non sarebbe stata coinvolta. Aileen si era probabilmente resa conto di ciò che stava accadendo, ma per salvare Tyria da ogni possibile accusa, confessò tutto.
In tribunale si difese asserendo di essersi difesa da tentativi di violenza da parte dei clienti.
Venne condannata in Florida alla pena capitale per il primo omicidio, ma pochi mesi dopo anche per altri quattro, compreso quello dell’ultima vittima.
Nonostante i ricorsi in appello e il suo continuo affermare il suo disprezzo per la vita e il suo voler fare male, gli psichiatri la considerarono capace di intendere e di volere. A nulla valse riportare il lungo elenco di violenze subite nell’arco dell’infanzia e della vita.
Aileen Wuornos morì per iniezione letale il 9 ottobre 2002, dopo 12 anni di prigionia in Florida.


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